SOSTIENE PIERPAOLO
Appunti per un progetto scolastico su Pier Paolo Pasolini
lunedì 11 luglio 2016
martedì 19 aprile 2016
Articolo sul convegno di Ilaria Venturi su Repubblica.it
"Sostiene Pierpaolo": a Bologna gli studenti tengono un convegno e un blog su Pasolini

I ragazzi sul
palco, come veri esperti, i prof in platea: è il progetto che ha portato
trecento liceali a studiare l'intellettuale
di ILARIA VENTURI
19 aprile 2016
Giacomo e Luca salgono sul
palco e cominciano a raccontare del rapporto esclusivo e totalizzante
che Pasolini aveva con la madre e del suo "odio per il mondo borghese".
In platea i professori e trecento studenti degli ultimi anni dei licei.
Stavolta a tenere un convegno su Pier Paolo Pasolini, a raccontare
l'intellettuale e l'artista a 40 anni dalla sua scomparsa, sono loro:
gli studenti. Sicuri come veri esperti, convincenti, profondi nelle
analisi. Il convegno promosso dai ragazzi delle scuole Copernico,
Galvani e Da Vinci, si è tenuto al teatro comunale “Laura Betti” di
Casalecchio. “In un futuro aprile” è il titolo scelto dagli studenti che
per mesi a scuola hanno lavorato su Pasolini confrontandosi con gli
studiosi, leggendo i suoi libri, guardando i suoi film. E poi hanno
organizzato il dibattito pubblico, con tanto di comitato promotore,
locandine e inviti. E un blog, "Sostiene Pierpaolo", dove sono
disponibili tutti i materiali prodotti, dalle relazioni ai video.
E' qualcosa di più di un'interrogazione, “è fare scuola in altro modo,
studiare così è diverso”, spiega Magda Indiveri, docente di italiano e
latino al Galvani, tra le insegnanti promotrici del progetto insieme a
Tiziana Borgognoni, Rossella D’Alfonso, Benedetta Nanni, Simone
Brunetti, Claudia Colombo, Paola Gondoni, Giacomo Ciacci, Gabriella
Mastrone, Irene Scaravelli, Paola Maria Traversa. Undici classi
coinvolte per un progetto del Ministero all'Istruzione, che ha
finanziato l'iniziativa in rete tra più scuole. Si scardina così
l'ordine normale delle lezioni, spiegano i docenti, si dà spazio a un
autore e lo si fa uscire dalla "noia" del programma scolastico, anche
per affinità o per pura passione. Al Copernico c'è la prof che adora il
più difficile teatro di Pasolini e fa leggere Pilade alla classe; al
Galvani la presenza dello scrittore adolescente ha influenzato la scelta
di raccontare il Pasolini giovane; al Da Vinci i più creativi hanno
scelto di fare letture teatrali o interviste in diretta
“Libertà, indipendenza: in questo ho trovato Pasolini vicino al mio modo
di essere nella società”, spiega Benedetta Neri della IV G del Galvani.
Qui gli studenti si sono divisi i compiti: chi ha fatto un video, chi
ha preparato le relazioni per raccontare gli anni vissuti da Pasolini
nel loro liceo, per andare a ritrovare voti e pagelle. Gli studenti del
Da Vinci hanno messo in scena, al convegno, il processo a Pasolini su
"Ragazzi di vita". "Io ho fatto la parte di Carlo Bo che sosteneva
Pasolini: quel libro è una grande opera che non ha nulla di osceno",
racconta Omarina Khlifi della quinta A. "Noi siamo abituati a ben di
peggio", sorridono le compagne. Lorenzo Vezzali del Copernico racconta l'approfondimento fatto sulle periferie di Roma
secondo Pasolini: "Abbiamo spiegato cosa lui vedeva, come le viveva".
Morale della storia? "Forse - azzarda Magda Indiveri - anche la scuola
ha voce in capitolo nella programmazione culturale di una città, è
pronta a partecipare attivamente, coltivando teste pensanti e attente a
quel che avviene, dando un contributo in termini di lavoro
intellettuale".
domenica 10 aprile 2016
PROGRAMMA 15 aprile 2106
PROGRAMMA
Ore 9
Saluti istituzionali e presentazione del programma
Moderatori Carlotta Antoni (5C Da Vinci) e Beatrice
Pieretti (2A Galvani)
1) 5CL Da Vinci, Indipendenza
e solitudine: lo spleen del XX secolo. Vita e personalità di PPP
2) 4G Galvani, Laura Canu e Benedetta Neri: Il giovane Pasolini: il periodo bolognese
3) 2A Galvani, Alessia Borriello, Giulia Coppi, Michele
Franceschetto Jo ti recuardi, Casarsa. Il tempo friulano di Pier Paolo Pasolini
4) 5C
Da Vinci, Sara Veneziale Davide Ravaglia
L’ossimoro del sacro. Ateismo e
religione nella saggistica e nel cinema di PPP Relatori;
5) 5E Copernico, Giordano Spiga, Lorenzo Vezzali “Borgate:
Ragazzi di vita”
6) 5AU Da Vinci: Processo per pornografia in quattro scene
coffee break
Ore 11,30
Moderatori: Letizia Benfenati (5I Copernico) e Eleonora Garolini
(5P Galvani)
7) 5D Copernico, Giacomo Freddi, Luca Musiani, Alessandro Le Piane
Pier Paolo Pasolini tra mito. cinema e
realtà: Edipo Re
8) 5I Copernico: Giulia Corradin,“Nello spazio di una notte”- Il teatro di parola di Pier Paolo Pasolini:
Pilade
9) 5P Galvani: Lucia Augello e Fulvia Todisco, Il neon
dopo le lucciole: la complessa eredità di Pasolini corsaro
10) 5O Galvani, Martina Nepoti
Nuova Officina: nel
labirinto di Pier Paolo Pasolini
11) 5BU Da Vinci, Ylenia Scaglione, Arianna Zanardi, Giulia Palmieri, Eredità
e memoria: nuovi comizi in dialogo con Renzo Paris.
I docenti di Italiano che hanno ideato e
portato avanti il progetto sono:
Tiziana
Borgognoni, Rossella D’Alfonso, Magda Indiveri, Benedetta Nanni – Liceo Galvani BO
Simone
Brunetti, Claudia Colombo, Paola Gondoni – Liceo Copernico BO
Giacomo
Ciacci, Gabriella Mastrone, Irene Scaravelli, Paola Maria Traversa – Liceo Da
Vinci Casalecchio di Reno BO
mercoledì 30 marzo 2016
Convegno finale
Il lavoro condotto dalle 11 classi sta volgendo alla sua conclusione: 11 relazioni al convegno organizzato e condotto dagli studenti.
Benedetta Maggi (4 O Galvani) ha ideato la locandina
Benedetta Maggi (4 O Galvani) ha ideato la locandina
mercoledì 24 febbraio 2016
Marchesini su Paris
Renzo Paris, Pasolini, ragazzo a vita , Elliot ed 2015
Ascolta l'intervento radiofonico sul libro:
COMMENTO DI MATTEO MARCHESINI
______________________________________________________________________
Ascolta l'intervento radiofonico sul libro:
COMMENTO DI MATTEO MARCHESINI
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domenica 21 febbraio 2016
Incontro Roberto Chiesi
I due cortometraggi in you tube:
Le mura di Sana'a : https://youtu.be/ocKUTpQZVco
mercoledì 17 febbraio 2016
Incontro Gabriele Veggetti al Da Vinci
Giovedì 18 febbraio alle ore 11 presso il liceo Leonardo da Vinci
si tiene un incontro con
GABRIELE VEGGETTI
su "Pasolini e il cinema"
mercoledì 10 febbraio 2016
lunedì 8 febbraio 2016
Incontro Angela Felice Centro studi Casarsa
Mercoledì 10 febbraio alle ore 11 presso il liceo Galvani si tiene un incontro con la Dott.ssa Angela Felice responsabile del Centro Studi Pasolini di Casarsa. Parlerà in particolare del "Pasolini friuliano". Ai link sottoindicati i testi poetici che saranno analizzati.
Testi poetici di PPP da La meglio gioventù e da La nuova gioventù
Il soldàt di Napoleon (da La meglio gioventù - Romancero 1947-1953)
Testi poetici di PPP da La meglio gioventù e da La nuova gioventù
Il soldàt di Napoleon (da La meglio gioventù - Romancero 1947-1953)
Pasolini '42 presso Archiginnasio Bologna
Istituzione Biblioteche di Bologna
Area stampa / Notizie / Pasolini '42: storia del primo articolo di Pasolini, dal lungo oblio alla riscoperta.
Il primo articolo di Pasolini, scritto nell'aprile del 1942, e fino
ad ora dimenticato. Gli articoli su "Architrave", la rivista del Gruppo
Universitario Fascista, e nel luglio del 1942 il primo libro, Poesie a Casarsa. Poi in novembre la nascita de "Il Setaccio", di cui Pasolini sarà uno dei fondatori e tra i principali redattori.
La Biblioteca dell'Archiginnasio presenta Pasolini '42, dove per la prima volta sarà possibile avere a disposizione le riproduzioni digitali di tutti gli scritti d'esordio di Pasolini, quasi sempre di difficile accesso perché pubblicati su riviste rare, come "Il Setaccio", che fino a pochi anni fa non era posseduta da alcuna biblioteca italiana. In aggiunta si forniscono anche particolari inediti sul ruolo che Pasolini ebbe nella fondazione di questa rivista.
E poi il primo articolo in assoluto, apparso su "Gioventù italiana del Littorio", la rivista bolognese della GIL, poi dimenticato, tanto da non essere compreso nella raccolta di tutte le opere di Pasolini pubblicata nella Collana dei Meridiani di Mondadori. Nell'articolo, dal titolo Nota sull'odierna poesia, Pasolini difende il valore della poesia contemporanea, contro i tradizionalisti che vorrebbero rinchiudere le Muse nel “polverone degli Archiginnasi”.
Pasolini '42, realizzato con la collaborazione della Biblioteca Universitaria, del Centro studi-Archivio Pier Paolo Pasolini, dell'Archivio storico dell'Università di Bologna e della Biblioteca Cantonale di Lugano, che hanno messo a disposizione per la riproduzione digitale alcuni loro documenti e periodici, non è solo un omaggio a uno dei più importanti intellettuali del Novecento, ma un contributo concreto ad approfondirne lo studio e la conoscenza.
La Biblioteca dell'Archiginnasio presenta Pasolini '42, dove per la prima volta sarà possibile avere a disposizione le riproduzioni digitali di tutti gli scritti d'esordio di Pasolini, quasi sempre di difficile accesso perché pubblicati su riviste rare, come "Il Setaccio", che fino a pochi anni fa non era posseduta da alcuna biblioteca italiana. In aggiunta si forniscono anche particolari inediti sul ruolo che Pasolini ebbe nella fondazione di questa rivista.
E poi il primo articolo in assoluto, apparso su "Gioventù italiana del Littorio", la rivista bolognese della GIL, poi dimenticato, tanto da non essere compreso nella raccolta di tutte le opere di Pasolini pubblicata nella Collana dei Meridiani di Mondadori. Nell'articolo, dal titolo Nota sull'odierna poesia, Pasolini difende il valore della poesia contemporanea, contro i tradizionalisti che vorrebbero rinchiudere le Muse nel “polverone degli Archiginnasi”.
Pasolini '42, realizzato con la collaborazione della Biblioteca Universitaria, del Centro studi-Archivio Pier Paolo Pasolini, dell'Archivio storico dell'Università di Bologna e della Biblioteca Cantonale di Lugano, che hanno messo a disposizione per la riproduzione digitale alcuni loro documenti e periodici, non è solo un omaggio a uno dei più importanti intellettuali del Novecento, ma un contributo concreto ad approfondirne lo studio e la conoscenza.
venerdì 29 gennaio 2016
giovedì 28 gennaio 2016
venerdì 22 gennaio 2016
Tre Testi per l'incontro di Matteo Marchesini "Pasolini e i giovani" (23 gennaio Liceo da Vinci; 16 febbraio liceo Galvani)
- II PCI ai giovani! "L’Espresso", 16 giugno 1968
- Contro i capelli lunghi “Corriere della Sera”, 7 gennaio 1973
- I giovani infelici, gennaio 1975
domenica 17 gennaio 2016
P P P "Correvo nel crepuscolo fangoso"
Pier Paolo Pasolini, "Correvo nel crepuscolo fangoso" dai Diari 1943/1954. Poesia con letteratura in Tutte le poesie, Mondadori 2013
_________________________________________________
Correvo nel crepuscolo fangoso,
dietro a scali sconvolti, a mute
impalcature, tra rioni bagnati
nell'odore del ferro, degli stracci
riscaldati, che dentro una crosta
di polvere, tra casupole di latta
e scoli, inalzavano pareti
recenti e ormai scrostate, contro un fondo
di stinta metropoli.
Sull'asfalto
scalzato, tra i peli di un'erba acre
di escrementi e spianate
nere di fango - che la pioggia scavava
in infetti tepori - le dirotte
file di ciclisti, dei rantolanti
camion di legname, si sperdevano
di tanto in tanto, in centri di sobborghi
dove già qualche bar aveva cerchi
di bianchi lumi, e sotto la liscia
parete di una chiesa si stendevano,
viziosi, i giovani.
Intorno ai grattacieli
popolari, già vecchi, i marci orti
e le fabbriche irte di gru ferme
stagnavano in un febbrile silenzio;
ma un po' fuori dal centro rischiarato,
al fianco di quel silenzio, una strada
blu d'asfalto pareva tutta immersa
in una vita immemore ed intensa
quanto antica. Benché radi, brillavano
i fanali d'una stridula luce,
e le finestre ancora aperte erano
bianche di panni stesi, palpitanti
di voci interne. Alle soglie sedute
stavano le vecchie donne, e limpidi
nelle tute o nei calzoncini quasi
di festa, scherzavano i ragazzi,
ma abbracciati fra loro, con compagne
di loro più precoci.
Tutto era umano,
in quella strada, e gli uomini vi stavano
aggrappati, dai vani al marciapiede,
coi loro stracci, le loro luci...
Sembrava che fino a dentro l'intima
e miserabile sua abitazione, l'uomo fosse
solo accampato, come un'altra razza,
e attaccato a questo suo rione
dentro il vespro unto e polveroso,
non fosse Stato il suo, ma confusa
sosta.
Tuttavia chi passava e guardava
privo dell'innocente necessità
cercava, estraneo, una comunione,
almeno nella festa del passare e del guardare.
Non c'era intorno che la vita: ma in quel morto
mondo, per lui, ricominciava la Realtà.
dietro a scali sconvolti, a mute
impalcature, tra rioni bagnati
nell'odore del ferro, degli stracci
riscaldati, che dentro una crosta
di polvere, tra casupole di latta
e scoli, inalzavano pareti
recenti e ormai scrostate, contro un fondo
di stinta metropoli.
Sull'asfalto
scalzato, tra i peli di un'erba acre
di escrementi e spianate
nere di fango - che la pioggia scavava
in infetti tepori - le dirotte
file di ciclisti, dei rantolanti
camion di legname, si sperdevano
di tanto in tanto, in centri di sobborghi
dove già qualche bar aveva cerchi
di bianchi lumi, e sotto la liscia
parete di una chiesa si stendevano,
viziosi, i giovani.
Intorno ai grattacieli
popolari, già vecchi, i marci orti
e le fabbriche irte di gru ferme
stagnavano in un febbrile silenzio;
ma un po' fuori dal centro rischiarato,
al fianco di quel silenzio, una strada
blu d'asfalto pareva tutta immersa
in una vita immemore ed intensa
quanto antica. Benché radi, brillavano
i fanali d'una stridula luce,
e le finestre ancora aperte erano
bianche di panni stesi, palpitanti
di voci interne. Alle soglie sedute
stavano le vecchie donne, e limpidi
nelle tute o nei calzoncini quasi
di festa, scherzavano i ragazzi,
ma abbracciati fra loro, con compagne
di loro più precoci.
Tutto era umano,
in quella strada, e gli uomini vi stavano
aggrappati, dai vani al marciapiede,
coi loro stracci, le loro luci...
Sembrava che fino a dentro l'intima
e miserabile sua abitazione, l'uomo fosse
solo accampato, come un'altra razza,
e attaccato a questo suo rione
dentro il vespro unto e polveroso,
non fosse Stato il suo, ma confusa
sosta.
Tuttavia chi passava e guardava
privo dell'innocente necessità
cercava, estraneo, una comunione,
almeno nella festa del passare e del guardare.
Non c'era intorno che la vita: ma in quel morto
mondo, per lui, ricominciava la Realtà.
Su questa poesia si centrerà l'intervento di Marco Antonio Bazzocchi mercoledì 20 gennaio ore 15 Liceo Copernico Bologna
giovedì 14 gennaio 2016
Pasolini a Bologna di Francesco Piga
Tratto da cartesensibili.wordpress.com
PRIMA PARTE
PRIMA PARTE
pasolini-foto di scena

.
“Maestro dei suoi coetanei”
l’amico Franco Farolfi
martedì 12 gennaio 2016
domenica 10 gennaio 2016
Massimo Recalcati, Corpo e linguaggio in Pasolini
Lo psicoanalista Massimo Recalcati interviene su Pasolini a Genova il 20 novembre 2015
Segui la conferenza nella registrazione video a questo link
giovedì 7 gennaio 2016
Biografia di PPP
Marco Antonio Bazzocchi, Pier Paolo Pasolini, Bruno Mondadori 1998
Anteprima di alcune pagine su Google Books
Anteprima di alcune pagine su Google Books
martedì 22 dicembre 2015
Pasolini, la censura, il potere
Pasolini, la censura, il potere
Lunedì 14 dicembre 2015 - ore 17 Sala Convegni Centro Italiano di Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia Sociale g.c. Via Mentana 2, Bologna
Nel quarantennale della scomparsa, anche la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna rende omaggio alla figura di Pier Paolo Pasolini partecipando alla rassegna Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna promossa dal Comune di Bologna e dalla Cineteca di Bologna con l’incontro Pasolini, la censura, il potere in collaborazione con la Scuola di Lettere e Beni culturali dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna.
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Partecipano:
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Marco Antonio Bazzocchi, Università di Bologna
Antonio Gnoli, La Repubblica
Roberto Chiesi, Centro Studi Pier Paolo Pasolini, Cineteca di Bologna
.
Marco Antonio Bazzocchi, Università di Bologna
Antonio Gnoli, La Repubblica
Roberto Chiesi, Centro Studi Pier Paolo Pasolini, Cineteca di Bologna
VEDI A QUESTO LINK LA REGISTRAZIONE VIDEO di tutto l'incontro
sabato 19 dicembre 2015
giovedì 17 dicembre 2015
La rivista "Il setaccio"
IL SETACCIO 1942-1943
> Tutti i numeri della rivista
La rivista »Il Setaccio», pubblicata a Bologna tra il novembre 1942 e il maggio 1943, fino a pochi anni fa non compariva nei principali cataloghi del Servizio Bibliotecario Nazionale, risultando in possesso solo di alcuni archivi pubblici e privati.
Pur essendo una rivista molto rara, era comunque ben nota agli studiosi, dato che Pier Paolo Pasolini, appena ventenne, ne era stato uno dei fondatori e tra i principali redattori.
La Biblioteca dell'Archiginnasio nel 2011 ha acquistato sul mercato antiquario cinque numeri della rivista: 1, 3, 4, 5 e 6/7. Una seconda copia del n. 4 è pervenuta in Biblioteca tramite il Fondo Luciano Anceschi. La riproduzione del n. 2, unico mancante nella raccolta dell'Archiginnasio, è stata possibile grazie alla gentile concessione dell'Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna. In realtà, controllando i Registri di ingresso della Biblioteca è stato possibile verificare che tutti i numeri de «Il Setaccio» furono donati dalla redazione della rivista all'Archiginnasio, tra il dicembre del 1942 e il giugno del 1943 e regolarmente ingressati.
La scomparsa dei fascicoli, ma anche delle relative schede nel catalogo, potrebbe far supporre che persone in contatto diretto con gli uffici della Biblioteca abbiano voluto eliminare una pubblicazione contenente articoli di adesione al Fascismo che potevano creare imbarazzo nel dopoguerra. Ma si tratta solo di una ipotesi.
Nel 40° anniversario della morte di Pasolini, la Biblioteca dell'Archiginnasio mette finalmente a disposizione dei propri lettori la raccolta completa de «Il Setaccio», sino ad ora accessibile solo a pochi specialisti.
Pur essendo una rivista molto rara, era comunque ben nota agli studiosi, dato che Pier Paolo Pasolini, appena ventenne, ne era stato uno dei fondatori e tra i principali redattori.
La Biblioteca dell'Archiginnasio nel 2011 ha acquistato sul mercato antiquario cinque numeri della rivista: 1, 3, 4, 5 e 6/7. Una seconda copia del n. 4 è pervenuta in Biblioteca tramite il Fondo Luciano Anceschi. La riproduzione del n. 2, unico mancante nella raccolta dell'Archiginnasio, è stata possibile grazie alla gentile concessione dell'Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna. In realtà, controllando i Registri di ingresso della Biblioteca è stato possibile verificare che tutti i numeri de «Il Setaccio» furono donati dalla redazione della rivista all'Archiginnasio, tra il dicembre del 1942 e il giugno del 1943 e regolarmente ingressati.
La scomparsa dei fascicoli, ma anche delle relative schede nel catalogo, potrebbe far supporre che persone in contatto diretto con gli uffici della Biblioteca abbiano voluto eliminare una pubblicazione contenente articoli di adesione al Fascismo che potevano creare imbarazzo nel dopoguerra. Ma si tratta solo di una ipotesi.
Nel 40° anniversario della morte di Pasolini, la Biblioteca dell'Archiginnasio mette finalmente a disposizione dei propri lettori la raccolta completa de «Il Setaccio», sino ad ora accessibile solo a pochi specialisti.
mercoledì 16 dicembre 2015
Teatro Pasolini - Pilade
Da Doppiozero.com
Teatro Pasolini
Il teatro di Pasolini è un fantasma o Pasolini si aggira come uno spettro per il teatro italiano? A vedere i due spettacoli prodotti, tra le tante iniziative, nell’ambito della rassegna bolognese Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna, entrambe queste affermazioni suonano vere e false allo stesso tempo. In modi diversi, Archivio Zeta e Andrea Adriatico con i Teatri di Vita hanno voluto dimostrare la disperata vitalità di questo autore anche nel teatro, un’arte da lui amata, ma non praticata con la stessa tenacia di altre.
martedì 15 dicembre 2015
La saggistica di Pasolini (Walter Siti)

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La saggistica Pier Paolo Pasolini secondo Walter Siti
|
Pasolini e la fede
Pasolini e la fede, con Alberto Melloni.
Di Arnaldo Donnini
Comunista, ateo, anarchico. Eppure religiosissimo. Una contraddizione apparente, in uno dei più complessi e trasgressivi intellettuali italiani: Pier Paolo Pasolini raccontato dal professor Alberto Melloni.
In primo piano le origini di Pasolini: la religiosità popolare che incontra il comunismo, il fascino esercitato dalla figura di Gesù di Nazareth che lo porta, nel 1963, a un lungo viaggio in Palestina e, poi, al film Il Vangelo secondo Matteo. Un interesse lo porta ad affrontare le tematiche religiose anche in altri film e a progettarne uno, rimasto solo sulla carta, dedicato a san Paolo.
I giudizi su di lui sono contrastanti: da una parte papa Giovanni XXIII benedice il Vangelo secondo Matteo, dall'altra Pasolini viene processato, e assolto, per vilipendio alla religione dopo il cortometraggio La ricotta. Ma a chi lo accusa di offendere la fede, Pasolini risponde che il vero nemico della religione è un altro: il consumismo.
Anche se si rende conto che questa è una battaglia persa. Un pensiero che si accompagna a un presentimento: quello di essere una vittima predestinata. Quando, nel 1975, viene ucciso, c'è chi pensa che la sua morte sia solo l'’inevitabile conclusione di una vita “sbagliata”. Ma, per altri, è l'’omicidio premeditato di un intellettuale diventato troppo scomodo.
Anche se si rende conto che questa è una battaglia persa. Un pensiero che si accompagna a un presentimento: quello di essere una vittima predestinata. Quando, nel 1975, viene ucciso, c'è chi pensa che la sua morte sia solo l'’inevitabile conclusione di una vita “sbagliata”. Ma, per altri, è l'’omicidio premeditato di un intellettuale diventato troppo scomodo.
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